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lunedì 25 agosto 2014

Nord e Sud- Elizabeth Gaskell




Titolo Nord e Sud
Autrice Elizabeth Gaskell 
Editore Jo March


Trama: la vita di Margaret Hale scorre tranquilla nel Sud dell'Inghilterra, fra la società mondana di Londra e la pace della parrocchia del padre, un paesino in aperta campagna. La bufera arriverà con i dubbi di fede del genitore, che lo porteranno a dare le dimissioni e a spostare la famiglia a Nord, in una cittadina industriale, Milton, dove spera di fare il precettore. Margaret dovrà affrontare una nuova mentalità, nuovi ritmi di vita e parole mai sentite prima, conoscerà le prove della vita e dovrà modificare il suo pensiero, alla luce di cosa vedrà e chi frequenterà nella sua nuova città. Dentro di sé dovrà trovare la forza e il coraggio di ammettere i suoi errori e consolidare vecchi valori, per rinascere come una nuova persona.


La mia esperienza: ho seri problemi a condensare l'esperienza di lettura provata con questo libro. Una serie di aggettivi mi affollano la mente: meraviglioso, essenziale, emozionante, coinvolgente, ma non sarebbero abbastanza per raccontare il miscuglio di emozioni che questo romanzo mi ha dato. L'ho sentito fin dentro il midollo e da ora lo considero un caposaldo del mio bagaglio culturale e secondo me dovrebbe essere più conosciuto al grande pubblico.

Possiamo definirlo un romanzo di formazione, perché la protagonista, attraverso gravi vicissitudini matura e cambia la sua visione ristretta del mondo. È sicuramente una storia tragica, come gran parte dei prodotti letterari del suo periodo. È un affresco stupendo della Rivoluzione Industriale, della contrapposizione tra l'alta borghesia e il mondo degli industriali, e tra la realtà dei padroni delle fabbriche e quella degli operai, un duplice scontro sociale che viene descritto attraverso le storie personali dei personaggi. È difficile qui separare la voglia di analizzare gli aspetti sociologici dal fare una recensione come mio solito, in cui descrivo più quello che un libro mi ha dato da un punto di vista emotivo. Perché alla fine mi sono sentita molto arricchita, come se avessi viaggiato indietro nel tempo e avessi visto un pezzetto di quel periodo storico, ampliando la mia visione della storia e del commercio. Comunque non è solo questo: è il ritratto sentimentale di una giovane donna, alle prese con i dolori della vita, l'amore, le incomprensioni sentimentali, l'orgoglio e il pregiudizio, la vanità e l'umiltà. Oh, questo libro è sicuramente tante cose!

Mi ha lasciato stravolta perché ho rivisto un po' la storia della mia città, una volta centro manifatturiero tessile come Milton e più volte ho avuto le lacrime agli occhi. Per le similitudini, per quello che una tempo era ed ora non più, per come pensavamo in passato. Ho amato Milton per tutto questo, intensamente ed inaspettatamente anche, dato che sono estimatrice da sempre della campagna inglese e sogno un cottage nei Cotswolds (come Agatha Raisin!). Ma l'amore arriva così, quando e come meno te l'aspetti! E mi sono ritrovata ad emozionarmi per la vivacità di quelle strade, per gli scioperi e il mondo di padroni (come ancora diciamo qui) e operai, per la voglia di fare, per l'ingegno che mai riposa e che un tempo animava anche i miei concittadini. Non è soltanto questa analogia che mi ha stregato, anche quella visione di un mondo sull'orlo del cambiamento e della scelta che ciclicamente ci viene posta: cambiare o scomparire. Per la Gaskell la soluzione è l'incontro di visioni e valori, due mentalità che si devono fondere e crearne una nuova, simbolicamente rappresentata dalla nuova Margaret e dal nuovo Thornton.

Io lo consiglio e stra consiglio, lo porterei in tutte le scuole delle città in cui si trovano situazioni di crisi economica profonda, perché credo fermamente che possa portare un po' più di consapevolezza e magari anche speranza. Ritengo la figura di Thornton estremamente positiva e un possibile modello di ispirazione ancora oggi, con quei suoi vecchi, solidi valori ma anche l'ingegno e la voglia di emergere, la "fame" di soldi, che però non lo porta a scordarsi le sue origini, la speranza quando tutto è perduto, la nobiltà d'animo con cui affronta i problemi. Se i libri possono curare l'anima, questo può essere un gran dottore, in questo periodo storico.

(Unica nota dolente di cui avevo parlato anche su Facebook: personalmente, non approvo la linea adottata per la traduzione, troppo familiarizzante. Questa scelta, dichiarata nell'introduzione, di "ammodernare" la punteggiatura e la sintassi, secondo me, toglie un bel po' del fascino della letteratura di periodo. Per gli amanti, potrebbe essere una delusione, per un pubblico più ampio forse va bene, penso ai ragazzi nelle scuole. Comunque, non concordo, nel mio essere nessuno. Buone le note a piè di pagina, a volte essenziali per i mille rimandi che la Gaskell fa alla cultura anglicana e al Vecchio Testamento. La carta è sempre quella ottima della Jo March.)

In due parole: storico e attuale (ma quante ancora me ne verrebbero in mente!)

giovedì 5 giugno 2014

Jane Austen- i luoghi e gli amici- Constance Hill



TITOLO Jane Austen- i luoghi e gli amici
AUTRICE Constance Hill
EDIZIONI Jo March

LA MIA ESPERIENZA: Immaginate di arrivare in Inghilterra, noleggiare una vettura e iniziare ad esplorare i luoghi in cui Jane Austen ha vissuto. Libri dell'autrice sotto braccio, pensate di riuscire a comparare le descrizioni dei romanzi con i paesaggi che avete davanti. Biografie alla mano, passeggiate nelle stesse stanze, lungo gli stesso sentieri. Un sogno per ogni Janeite. Questo libro è proprio ciò che avete appena letto: due Janeites di inizio ventesimo secolo affrontano il viaggio sulle orme della loro scrittrice preferita, creando un ritratto che attinge alla biografia, alle lettere edite così come al materiale inedito che sono riuscite a scoprire e a vedere. Ho amato profondamente questo libro in Austenland, che mi ha rivelato, confermato come l'ambiente intorno all'autrice, cioè le persone, le città e la natura, fosse fondamentale per capire a fondo la sua opera. Vi sembrerà di conoscerla ancora meglio dopo averlo letto e di esserci stati per davvero. 
A dire la verità un pensierino ce l'ho fatto, ad andare in pellegrinaggio negli stessi luoghi e chissà che non ci riesca! Un secolo però cambia tante cose, sopratutto il ventesimo che ha portato più cambiamenti di tutti i secoli precedenti, per cui credo che ciò che ci aspetterebbe oggi sarebbe molto diverso. Innanzitutto i Jane Austen Museums sparsi un po' dovunque, che rendono tutto più facile, ma al contempo meno avventuroso. Quello che ho apprezzato di più di questo libro è invece il tono pionieristico: le sorelle Hill trovavano i nuovi occupanti delle case, bussavano alla loro porta chiedendo di vedere le stanze dell'autrice, parlavano con i discendenti di chi l'aveva conosciuta e così via. Tutto questo ha contribuito a farmi sognare e spero che faccia lo stesso effetto anche a voi.
Due parole sull'edizione: molto buona, ottima carta e carattere, pochissimi refusi (e alcuni non sono neanche sicura che lo siano). La qualità delle illustrazioni invece l'ho trovata inferiore al resto. Peccato per la distribuzione ridotta all'essenziale. Io l'ho comprato a Torino, ma si può ordinare dal sito (jomarch)

In due parole: Inghilterra del Sud, Jane Austen... c'è bisogno di aggiungere altro?