martedì 20 maggio 2014

Mary Poppins- P. L. Travers



TITOLO Mary Poppins
AUTRICE P.L. Travers
CASA EDITRICE Rizzoli

LA MIA ESPERIENZA: Come per gli altri classici, non farò una propria e vera recensione, ma mi limiterò a riportare la mia esperienza di lettura. Ebbene, avete visto che è passato un bel po' di tempo dall'ultimo post. Nel frattempo non ho smesso di leggere, ma l'idea di mettermi al pc per scrivere la recensione, mi faceva venire sempre voglia di fare qualcos'altro... Periodo così capitano, se poi ci mettete che è iniziato il periodo intenso del lavoro... Insomma, avete il quadro della situazione!
Ma bando alle ciance, o ciancio alle bande, e arriviamo al libro... Se vi state chiedendo perché recensisco questo e non quelli che ho letto nel frattempo, il motivo è che... Non mi è piaciuto! Per niente! E dovevo dirlo al mondo.
Mary Poppins per me è stata una grande delusione. E da amante dell'Inghilterra, sono rimasta sconvolta. Mi apprestavo a gustarmi l'aroma britannico a ogni pagina e invece sono stata delusa. A posteriori ho scoperto che l'autrice è sì britannica ma nata australiana, e forse è per questo, ma boh, non saprei dirlo. Non ho trovato nulla dello spirito e dell'ambientazione del film (che comunque non è mai stato il mio preferito) e a dire il vero non vedevo l'ora di leggere la vera versione della storia, dato che si sa che il buon Walt ha sempre stravolto tutto col suo buonismo tutto a stelle e strisce. Ma neanche qui ho avuto soddisfazione.
Prima di tutto, la governante mi inquieta. E' lunatica, vanitosa e scorbutica. Non che volessi un personaggio zuccherino, ma in certi passaggi l'avrei presa a botte. Il lato fantastico è veramente al limite del non-sense, cosa che invece odio. Amo il fantasy, amo il reale fantastico, ma tutto deve essere coerente in un contesto e, lo ripeto, odio il non-sense. I capitoli sono praticamente racconti e, a parte un paio, li ho trovati noiosi. Quelli che ho preferito sono il compleanno allo zoo e quando Mary rimane sola con i gemelli che parlano con lo stornello. Questi due sono meravigliosi e mi hanno intenerito e fatto sognare, scostandosi dal resto del libro. 
Sono anche stata turbata dal capitolo in cui Mary ruba le stelle di carta dei bambini. Poi le va ad attaccare in cielo, ok, ma la figura della bambinaia che si intrufola di nascosto nella camera per rubarle (vista dai bambini che sono svegli e che ci rimangono malissimo) la trovo inquietante. E' vero che la letteratura per l'infanzia è cambiata tantissimo, che una scena del genere oggi forse la dovremmo giustificare anche troppo con insegnamenti pedagogici, ma io ci sono rimasta male per i piccoli! E anche i personaggi che ruotano intorno a Mary sono ambigui e starebbero bene in un film di Tim Burton, ma senza quel "che" che si ritrova in altri libri. Insomma, sarà l'età, ma avrei preferito sognare ad occhi aperti piuttosto che ritrovarmi a dire "Eh?" ad ogni capitolo...