Titolo: E le stelle non stanno a guardare
Autrice: Loredana Limone
Editore: Salani
La trama: Borgo Propizio riapre le sue porte e ci accoglie nella nuova era. Lo avevamo lasciato carico di promesse di miglioramento, innovazione e cambiamento. Adesso è arrivato il momento di vedere come la nuova giunta comunale ha svecchiato il piccolo borgo e di come se la cavano le nostre protagoniste. Mariolina è alle prese con un dramma personale e la depressione, Marietta invece scopre che la vita dell'imprenditrice è più dura di quanto pensasse e, come Belinda, inizia ad accusare i morsi della solitudine. Ornella è al centro di tutto, in quanto incaricata dall'assessore alla cultura di creare un evento per il borgo e nuovi personaggi arrivano o ritornano: Antonia, amante abbandonata che deve ricostruirsi la vita e Francesco, figliol prodigo della proprietaria dell'albergo appena aperto. Esistenze che ruotano intorno all'organizzazione del festival e si intrecciano in una splendida serendipità...
La mia esperienza: Borgo Propizio è stata una delle letture migliori del 2014, come avete potuto vedere nel post "Consigli per gli acquisti 2" di dicembre. L'ho letto ad agosto e ho passato i mesi successivi a consigliarlo a tutti, sia dal vivo che su Facebook. Sarò anche venuta a noia, ma quando un libro mi prende ed è valido, divento peggio di un pitbull attaccato a una gamba. Però io ho sempre un timore, ovvero che i seguiti mi rovinino il ricordo dei "primi": non ho mai voluto vedere "La sirenetta 2", né sapere cosa succede dopo il matrimonio a Cenerentola. Insomma, non mi rovinate gli happy ending. Per cui ho iniziato questo libro con una certa paura, dato che ho amato molto il finale dell'altro. Ma poi mi sono detta... Loredana Limone, non ti puoi essere bevuta il cervello, hai amato questi personaggi così tanto che mi devo fidare di te... E così è stato.
Allora, a differenza del primo, questo non nasconde un giallo al suo interno. Si tratta di un romanzo sentimentale, che scava più a fondo nella vita dei personaggi già noti e ne introduce alcuni nuovi. Si parla della vita qui, quella vera, con tutti i suoi alti e bassi, ma sempre sostenuta da una venatura di ottimismo, tipica della scrittrice (e che amo!). L'unica nota "nerorosa" la si trova nella vicenda di Antonia. In generale, la lettura mi è piaciuta, però la mancanza di una trama misteriosa lo rende più lento. Non peggiore, solo meno dinamico del primo. Le uniche critiche che gli muovo sono questa e il fatto che si fa tanto per corteggiare Belinda, solo che poi non si spiega bene come la si conquista... e' difficile dirlo senza spoilerare, ma avrei voluto vedere meglio come si arriva a toglierle le spine, tanto per riprendere una metafora dal libro... Mariolina mi si riconferma come la preferita del gruppetto, anche se devo dire di essermi rivista tantissimo in Antonia in un periodo molto nero della mia vita. La Limone sa bene come esplorare gli anfratti dell'animo femminile, dando vita a molte donne tutte diverse, tutte reali.
Tutto il resto è godimento puro, come una fontana di cioccolata con gli spiedini di frutta. E mi chiedo quando arriverà un adattamento cinematografico, perché qui di materiale ce n'è in abbondanza e a volte desidererei veramente poterlo vedere non solo con gli occhi dell'immaginazione, questo borgo e i suoi abitanti.
In due parole: sentimentale e ottimista, una tisana per l'anima.
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