Titolo La primavera di Cosroe
Autore Pietro Citati
Edizione Adelphi
Trama: la storia della civiltà iranica attraverso gli occhi poetici e appassionati di Citati. Un percorso cronologico che, attraverso episodi e personaggi storici selezionati dall'autore, ci svela i segreti di una delle civiltà più grandi del mondo, arrivata da anonimi e freddi paesaggi fino a dominare l'Oriente vicino e più lontano, una cultura raffinata e crudele allo stesso tempo, un mito incarnato che si ripete nei secoli.
La mia esperienza: sinceramente, nella mia immensa ignoranza, non conoscevo Pietro Citati. Sono dovuta ricorrere a Wikipedia per scoprirlo, e vi consiglio di fare lo stesso. Anzi, ve lo linko qui, così non ci sono scuse. D'ora in avanti tutti dovranno sapere chi è questo grandissimo uomo che ha scritto uno dei libri che più mi ha incantato quest'anno. Sissignori, questo libro entra nella categoria "aspirante libro dell'anno" per il 2014. E perché vi chiederete, ma sopratutto perché un saggio. I saggi sono noiosi, si studiano per gli esami e basta. Beh, se siete in carenza di un'ottima scrittura, narrativa scorrevole, accuratezza e ricerca storica, linguaggio poetico capace di catapultarvi nella storia... Dovete leggere questo libro! Non solo scorre meglio di un romanzo, ma mi ha entusiasmato molto più di qualsiasi fiction letta quest'anno. Citati riesce a far rivivere la Storia con una familiarità e intimità inaudite, sentirete i miti incarnati di Cosroe, Ardashir, Ahura Mazda; vi trasporterà lontano, l'autore, lassù sui picchi delle montagne sacre, ascolterete i miti, i musicisti, le profezie, preparerete i rituali con i sacerdoti e non vi annoierete un minuto. Solo due capitoli della terza parte mi hanno preso meno, sono quelli sui mistici islamici. Ho trovato il tutto un po' astratto, ma ovviamente lo è, trattandosi della ricerca di Dio. Insomma, in ogni caso un'esperienza di lettura!
Un solo rimpianto, averlo cominciato in treno... Sono dovuta tornare indietro a rileggere molti capitoli a causa delle interruzioni... Concedetegli le vostre pause e il libro vi renderà indietro molto più del vostro tempo.
In due parole: esotico e lirico
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