Titolo La sposa normanna
Autrice Carla Maria Russo
Edizione Piemme
Trama Palermo, 1185. Costretta in sposa al figlio del grande Barbarossa, Costanza d'Altavilla conosce una vita di intrighi, complotti, violenze e lotte di potere. Combatterà con tutte le sue forze, contro nemici potentissimi che vogliono distruggerla, finché sarà lei a regalare al mondo uno dei suoi più grandi sovrani di sempre: suo figlio Federico II di Svevia. In un avvincente romanzo storico, l'orgoglio indomito di una donna che ha segnato la storia.
La mia esperienza: ho comprato il romanzo in un momento di blocco del lettore, come vi ho già detto. Mi era stato assicurato un libro piacevole, scritto bene e non sono stata delusa! La cosa importante per me, come si sarà capito, quando leggo un libro storico è la scrittura e la capacità di rendere il passato. Non è di certo un mattone questo romanzo di 232 pagine, per cui non vi sono capitoli o lunghi passaggi di descrizioni, ma riesce comunque a catapultarvi nel periodo storico. È sicuramente incentrato più sulla vita interiore di Costanza che sulla politica, che non è assente ma non costituisce neanche il fulcro della storia, per cui lo trovo godibile da un vasto pubblico, anche da chi è più interessato alla trama, o ai sentimenti, che alle trame. Mentre lo leggevo, mi dicevo che potrebbe essere un ottimo libro di lettura per la scuola, perché rende bene senza annoiare la condizione femminile nel Medioevo. Costanza è bellissima e viva, ci si ritrova a piangere, a gioire e soffrire per lei. La figura di Federico poi riesce molto ben caratterizzata, con il suo modo di parlare unico. La Sicilia poi è un'altra assoluta protagonista, con colori, odori e sapori, parole e usanze.
In due parole: sentimento e storia
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