venerdì 28 novembre 2014

Il racconto dell'ancella- Margaret Atwood



Titolo: Il racconto dell'ancella
Autrice: Margaret Atwood
Edizione: Ponte alle grazie

Trama: Fine anni Ottanta: in quelli che una volta erano gli Stati Uniti, dopo un disastro nucleare e una serie di attentati, si è instaurato un regime dittatoriale basato sulle Sacre Scritture. Alle donne è concesso solo di sposarsi e avere figli, o, in alternativa, diventare serve delle famiglie più facoltose o ancelle. Le ancelle servono a un solo scopo: la riproduzione, in uno Stato decimato dal crollo delle nascite e dalla sterilità. La vita esistente prima viene azzerata e le donne costrette a scordarsi il proprio nome e ingabbiate in un rigido sistema di privazione dei diritti, a cominciare da una rieducazione ai nuovi valori in veri e propri campi di concentramento. La nostra protagonista, senza nome, ripercorre la sua esistenza con questo racconto rinvenuto a secoli di distanza dai futuri abitanti della Terra.

La mia esperienza: Non è stato facile arrivare alla fine di questo libro. L'ho mollato a metà per circa un mese, per poi riprenderlo e costringermi a finirlo. Non perché sia brutto, attenzione. E' uno dei libri meglio scritti che ho letto quest'anno e sono veramente contenta di aver scoperto questa autrice, consigliatami da una cliente canadese. Capisco perché ha sfiorato il Nobel, anzi, non capisco perché non glielo hanno assegnato. Ma forse ha ragione Ursula Le Guin quando dice che gli scrittori fantasy e di fantascienza sono sempre stati snobbati dai grandi premi. 

Questo è un libro distopico scritto a metà degli anni Ottanta che avverte con tutta la sua brutalità di  quanto abbiamo dato per scontati i nostri diritti. Come donne, perché si basa soprattuto su una riflessione sul femminismo, ma come esseri umani anche, perché diciamocela tutta, non è che gli uomini se la passino meglio in questo futuro. Se si annienta metà del genere umano, neanche l'altra se la spassa. Ho scritto su Facebook che ogni notte questo romanzo mi raccontava un incubo, ed è vero: è molto angosciante e più volte mi sono sentita stretta in questo mondo claustrofobico. Raramente un libro mi ha fatto questo effetto, di sicuro c'entra il fatto che la protagonista sia una donna e io mi ci sia identificata, ma credo che la vera ragione sia che è tutto plausibile. La cosa che più mi ha turbata è stata la reale possibilità che questo accada. Niente asteroidi o remote possibilità di ere glaciali, piuttosto una complicata manovra di alcuni visionari per esautorare le donne e rendere gli uomini finti complici di tutto questo. Divide et impera. Non voglio spoilerare tutti i retroscena che vengono man mano alla luce, vi dico solo che questo libro, senza mai scadere nel complottismo più bieco e populista, fa riflettere molto su cosa diamo per scontato e cosa può invece esserci tolto, giorno dopo giorno, senza che neanche ce ne accorgiamo.


In due parole: terribilmente bello e inquietante.




1 commento:

  1. Lo sto leggendo ora: sottoscrivo quanto hai detto e ribadisco la conclusione!
    Terribilmente bello e inquietante.

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