giovedì 27 novembre 2014

Saga di Terramare-il mago (Ursula K. Le Guin)



Titolo: Il mago (Saga di Terramare)
Autrice: Ursula K. Le Guin
Editore: Mondadori

Trama: il piccolo Duny vive a Gont, una delle molte isole che formano il mondo di Terramare, un grande oceano costellato di piccole terre. Scopre molto presto di essere dotato del potere di mago e viene allevato dalla zia fattucchiera. Un giorno salva il villaggio dall'invasione di un popolo nemico grazie a un incantesimo e il mago principale dell'Isola, Ogion, lo nota e gli cambia nome in Ged, prendendolo con sé. Ma il giovane ha sete di conoscenza, la vita spartana fatta di meditazione e riflessione condotta da Ogion non fa per lui e decide così di intraprendere il viaggio per l'isola di Roke, dove si trova la scuola di magia. Lì incontrerà persone che lo accompagneranno per tutta la vita, nel bene come amici fraterni ma anche nel male, specchi nel quale rivedere per sempre la propria tentazione e dannazione. Perché Ged è un mago potentissimo ma dovrà domare i propri lati oscuri per liberarsi dell'Ombra che ha scatenato...

La mia esperienza: sono combattuta. Il libro mi è piaciuto ma non mi ha esaltato. Non so come mai, non posso di certo parlarne male, ma se non fosse che è all'interno di una saga pubblicata in un unico volume, non so se andrei oltre. Eppure... eppure... Vediamo insieme cosa ho apprezzato e cosa meno.

Cosa mi è piaciuto: l'idea, la ricchezza del mondo creato, la personalità di Ged, lo stile di scrittura. Sopratutto quest'ultimo, è molto intimo e ha delle figure che rimangono assolutamente impresse, e forse più adatto a un pubblico meno amante dell'azione. Infatti è molto meno epico dei fantasy tradizionali, ma comunque adatto all'opera. Tutto si articola sulla magia e di certo l'autrice ci fa sognare con tutti questi incantesimi; non ci sono battaglie (di questo ringrazio) pur essendo un libro di avventure. Per appassionati del genere o per chi apprezza un mondo alternativo senza doversi studiare la strategia militare elfica, tanto per dire. 

Cosa non mi è piaciuto: la non descrizione del mondo, non ci sono artifizi narrativi per mostrare il background di quel mondo o di quel tipo di magia, si dà per scontato che si sappia già tutto. Gli spiegoni non piacciono a nessuno, d'accordo, ma non c'è modo penetrare i riferimenti che si fanno ai miti, le storie degli eroi, le ballate che si nominano ma non si recitano per intero. Mi aspettavo qualcosa più alla Tolkien, che invece riesce a dare uno spaccato soddisfacente del suo mondo, per poi descriverlo appieno in altre opere, come ne Il Silmarillon. Per carità, magari per molti questo aspetto non è importante e il libro va avanti sicuramente da sé, ma se devo riportare la mia esperienza, a me manca qualcosa. 
  
Tutto sommato, lo promuovo. E ritornerò sul giudizio una volta letti gli altri volumi della saga.

In due parole: magia e avventura

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