lunedì 29 aprile 2013

Il Ballo- Irène Némirovsky


TITOLO: Il ballo
AUTRICE: Irène Némirovsky
EDIZIONE ITALIANA: Newton & Compton
PREZZO: €0,99

LA TRAMA: Per i Kampf l’organizzazione del ricevimento, a cui sono invitati i maggiorenti della città, è un’occupazione serissima.Tutto deve funzionare alla perfezione, come il meccanismo di un prezioso orologio. Proprio per questo, il ballo, che dovrebbe segnare l’ingresso della famiglia nell'alta società parigina, è un sogno tanto per la madre, volgare e arcigna parvenue, quanto per la quattordicenne Antoinette, che però ne rimane esclusa. Con una scrittura precisa e senza fronzoli, Irène Némirovsky racconta la vendetta che Antoinette saprà prendersi.

L'AUTRICE:
Irène Némirovsky  nata a Kiev nel 1903 da una famiglia di ricchi banchieri di origini ebraiche, visse a Parigi dove, appena diciottenne, cominciò a scrivere. Nel 1929 riuscì a farsi pubblicare il romanzo David Golder, ottenendo uno straordinario successo di critica e di pubblico. Irène continuò a scrivere, ma presto fu costretta a usare un altro nome, perché gli editori, nella Francia occupata dai tedeschi, avevano paura di pubblicare i libri di un’ebrea. Nel luglio del 1942 fu arrestata e deportata ad Auschwitz, dove ad agosto, a trentanove anni, morì, lasciando incompiuto il suo ultimo capolavoro, Suite francese.
(tratto da newton & compton)

LA MIA OPINIONE: meraviglioso. Il racconto lungo di Irène Némirovsky mi ha completamente avvinto, per la trama e per lo stile. Questo è il primo libro dell'autrice che leggo, ma devo dire che sono assolutamente intenzionata a leggerne altri. "Il Ballo" mette in mostra la psicologia femminile senza veli e senza sdolcinature romantiche, seppur parlando di sentimenti e drammi psicologici. Non si trovano qui leggere patinature allo zucchero su questioni come l'adolescenza, il desiderio di essere amate e ammirate, la rivalità fra donne, la sofferenza. Antoinette vive il dramma di essere una quattordicenne, ancora piccola agli occhi dei genitori, già adulta nella sua mente. Ella vorrebbe librarsi in volo nella vita, afferrarla e "succhiarla fino al midollo" citando Thoreau, ma è ancora legata al mondo dell'infanzia. La madre non intende farla debuttare in società e questa indifferenza del mondo degli adulti nei suoi confronti è descritta nei minimi dettagli, nelle ferite, nell'urlo che non esce dal petto, nelle mani morse e tormentate, nelle lacrime silenziose. La cosa che mi ha stupito di più è che parlando di questo dramma interiore, non si scade mai in quelle vicende insulse che sempre più spesso si leggono nei libri contemporanei o si vedono sul grande schermo. Niente scene patetiche, solo vero e crudo dolore. Mi sono ritrovata a disperarmi con lei, rivivendo i momenti più infelici dell'età di mezzo, rivedendo me stessa e i miei rapporti con quel mondo adulto che non ascoltava, non vedeva, grazie a un racconto assolutamente attuale e universale. Le fantasticherie che offrono rifugio dalla realtà, non sono così cambiate negli anni e come le adolescenti di oggi Antoinette sogna l'amore e la libertà, gli sguardi degli uomini e l'ammirazione della società. In questo non è così lontana dalla madre, il cui personaggio viene meno affrontato rispetto alla figlia, ma che ci rivela attraverso dialoghi efficaci e mai futili tutto il suo mondo interiore. Una donna che sogna la rivalsa sociale, che vuole anch'essa essere ammirata e sentirsi integrata fra coloro che l'hanno sempre rifiutata. Due aspetti della stessa medaglia forse, vissuti in età diverse e a loro modo entrambi crudeli ed egoisti. La figlia vuole solo vendetta e l'attenzione materna riottenuta alla fine del racconto non è accolta con calore infantile, ma con un freddo sorriso ironico da adulta. Detto tutto questo, non vedo difetti, per me è un piccolo capolavoro.

STELLA STELLINA: 5 su 5

1 commento:

  1. Tutti pazzi per Il ballo! Anche a me è piaciuto molto, infatti ho scritto una piccola recensione ^^
    http://lapiccolasilfide.blogspot.it/2013/07/recensione-il-ballo-irene-nemirovsky.html

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