Ciao a tutti i lettori,
eccomi alle prese con la mia prima recensione di un libro autoprodotto. Sono molto orgogliosa di aver ricevuto questa richiesta e ringrazio Francesco per l'onore concessomi.
TITOLO: Fatti a metà (un giorno come tanti)
AUTORE: Francesco Satanassi
BIOGRAFIA: Francesco Satanassi ha più o meno trent'anni e vive a Forlì. Tiene in
piedi un blog dove scrive parecchie stupidate che spesso finiscono in
un libro. Ne ha scritti due, di libri. Oltre ad aver pubblicato racconti
in antologie e riviste pensa che le caramelle gommose siamo il miglior
rimedio contro ogni male. Ama i Clash e non sopporta i Queen.
Questo sarà anche un libro autoprodotto, l'autore non avrà frequentato la scuola Holden o un corso di scrittura creativa, lo stile sarà acerbo, ma "puttana vigliacca" (cito testualmente il libro...) quanto mi sono divertita a leggerlo!!
Si tratta di dodici racconti autobiografici con cui l'autore ci racconta la sua vita, dalle elementari alle medie fino alla maturità. Per ogni periodo della vita ci sono quattro storie che ci descrivono un aspetto diverso del crescere, dalle prime sfide contro amici e fratelli fino al primissimo confronto con la vita vera, quella che inizia dopo la scuola, quella che ci vede in prima fila davanti al mondo. I racconti sono infarciti di "cultura di serie B", quella con cui tutti noi trentenni siamo cresciuti: miti televisivi costruiti dai magnati della pubblicità, cartoni animati giapponesi, giocattoli, personaggi dei fumetti e cantanti grunge. La "generazione da bere" nata nei rampanti anni Ottanta, con mille promesse fatte nel periodo d'oro della nostra Italia e che poi si è trovata con lauree inutili nel cassetto e sogni a tempo determinato.
Dodici racconti come dodici capitoli indipendenti di un romanzo di formazione, al quale manca però una morale con cui concludere il percorso. Anzi, forse la morale c'è ed è quella che pervade la letteratura del nostro periodo, ovvero: nessuna certezza, a malapena ci conosciamo e passo dopo passo costruiamo la nostra vita, illuminando la strada con una torcia elettrica e vedendo solo porzioni di essa.
Avanziamo quindi nel conoscere meglio questa vita così unica ed universale allo stesso tempo e se vi state ponendo la domanda "Perché dovrei leggere la storia di questo ragazzo così normale e ai più sconosciuto?", la risposta che vi do è "Perchè lui è te". Francesco riesce a prendere gli episodi della sua biografia e a renderli universali per il lettore, abilità da non sottovalutare per un esordiente. Bisogna scrivere di ciò che si conosce, vero, ma anche rendere il lettore capace di comprenderci e di rivedersi in quello che scriviamo.
Lo stile è ironico, divertente e a tratti spiazzante. Devo dire che in più punti sono scoppiata a ridere, cosa che raramente un libro mi provoca (fatta eccezione per quegli scrittori per me mitici come J.K. Jerome, Hasek Jaroslav etc.). Ma quando Francesco riflette sulla vita, sull'amore, riesce a toccare corde molto intime e a farti partecipe di quelle emozioni di cui a volte ci vergogniamo, ma che costituiscono il nostro lato più nascosto e tenero. Quindi si arriva alla chicca finale, che non sto a svelarvi, con cui si riallaccia il discorso iniziale, si ripercorrono gli stadi e se ne traggono le conclusioni con un occhio più maturo di prima. Come se fino a quel momento l'autore avesse voluto calarvi nella ironia della vita, con un rocambolesco giro di battute, per poi sedersi davanti a voi con un bicchiere di birra a guardarvi negli occhi per dirvi tutto quello che finora aveva taciuto, forse sottinteso.
Ed ora passiamo ai paragoni, che a un esordiente sono dovuti, aspettati. Chi mi ricorda? Un Benni da "Bar Sport", il fanciullesco Ammaniti di "Io non ho paura", un Erlend Loe di "Naif Super". Nomi grossi da accostare, ma seppur nella sua acerbità Francesco riuscirà a divertire chi questi autori li legge abitualmente. Ovviamente, ho trovato anche piccole pecche, alcuni racconti si perdono un po' e divagano troppo dal filo conduttore, ci sono ripetizioni e si sente la mancanza della correzione di un editor, ma qui voglio prendere la palla al balzo e lanciare un appello a tutti gli editori. Eccolo qui un autore da catturare e limare, da levigare fino a far splendere il suo stile che adesso è imperfetto, sì, ma che potrebbe donare un interessantissimo libro all'editoria italiana. Potrebbe andare ad aggiungersi a un Malvaldi con la schiettezza vernacolare, a un Brizzi che tanto bene seppe descrivere la sua generazione. Perciò tentateci con Francesco!
Per quanto mi riguarda, comprerò alcune copie di questo libro e lo regalerò ad amici selezionati, sapendo di incontrare i loro gusti. Già me lo vedo, questo librettino, circolare di nascosto fra i lettori, passando di mano in mano come una piccola perla, da lucidare, ma che tutti vorranno aver visto per primi!
blog dell'autore:
http://francescosatanassi.tumblr.com/post/48357540133
per ricevere il libro scrivere a: checcosata@gmail.com
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