Visualizzazione post con etichetta libri e co.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta libri e co.. Mostra tutti i post

mercoledì 23 ottobre 2013

Il pendolo del lettore

Salve a tutti,
oggi vorrei parlare di uno stile di vita che mi è ormai ahimè familiare da 13 anni, ovvero quello del pendolare. Una vita costellata di ritardi, scioperi, cancellazioni, incendi, alluvioni, incidenti, suicidi sui binari e chi più ne ha, più ne metta. Ogni mattina ci svegliamo con l'ansiolitico pensiero "Sarà puntuale oggi?" (sto parlando dei tempi ante quem ProntoTreno, quegli anni oscuri che erano il primo decennio del Duemila), terrorizzati di fare tardi all'esame, al colloquio di lavoro (che poi a volte ti scartano proprio per il tuo essere un umano in movimento), all'incontro con i clienti e così via. Non voglio pensare alle rughe che accumulo ogni giorno, ai biglietti del bus sempre nel portafoglio (perché alla peggio ti infili nel traffico dell'ora di punta, sapendo che ci metterai solo un'ora e mezzo per fare 20 km), al treno delle 8,03 che sembra sempre più un carro bestiame a inizio anno accademico, a quello delle 18,38 che carro bestiame lo è sempre, tutto l'anno... Insomma, questo articoletto non riguarderà tanto le gioie di questa vita dinamica e sportiva, ma il lato che più o meno ci accompagna un po' tutti, noi martiri del rito quotidiano del treno, ovvero la lettura.

Non iniziai subito a essere un pendolare. Mi ci volle un po'. Perché non basta prendere il treno tutti i giorni per andare all'Università per essere definito tale. Il pendolarismo è uno stile di vita, una fede. Il Vero Pendolare sa tutto di tutte le fermate del treno, sa dove scendere e cambiare in caso di ultra ritardo di quello solito, sa a che binario trovare la coincidenza, conosce il Memorario a memoria, appunto, sa dirti quale treno ci sorpasserà a Sesto Fiorentino e perché ci si ferma sempre tra Rifredi e Santa Maria Novella, senza motivo apparente (perché deve passare l'Italo o il Freccia di turno), insomma, ci vuole esperienza per essere definito un Vero Pendolare. Molto spesso ci vogliono anni, in cui il carattere si forma sulle inadempienze del personale Trenitalia, sulla mancanza di orari appesi alla tua micragnosa stazione che non ha neanche una vera biglietteria, ma macchinette che o sono senza resto o si bloccano a metà percorso o sono oggetto della concupiscenza dei vari tossici che girano lì intorno.
All'inizio, parlavo. In treno parlavo. E quello è il primo tratto distintivo del Novello Pendolare, quello che si dà appuntamento con gli amici e addirittura cerca quattro posti vicini. Credetemi, quello non è essere professionisti del settore, non per egoismo, ma perché è una questione di sopravvivenza. Non so quante ore, anni della nostra vita sono spesi in quelle carrozze, per cui a un certo punto l'istinto si sviluppa, volente o nolente. Si impara a isolarci dal mondo, a non sentire la telefonata del tipo accanto (che in genere parla di: malattie, situazione economica personale, situazione sentimentale propria/ dell'amico vicino al tuo orecchio), a rendere quel posto, se c'è, un po' nostro, un po' casa nostra. E qui arriva il libro.

Il libro è l'alleato più potente del Vero Pendolare. Avete presente quando rientrate dal lavoro, con i piedi gonfi e quelle quattro paroline che vi sono rimaste in gola mentre parlavate con il cliente o il vostro capo, quando avete magari preso pure l'acqua e sapete che il gatto affamato avrà fatto pipì sul divano mentre eravate via, per protesta? Ecco, quel momento. In quel momento arriva il Viaggiatore Casuale che vuole fare quattro chiacchiere. A quel punto c'è solo una cosa da fare: tirare fuori un libro dalla borsa. Segnale inequivocabile per porre una barriera tra noi e mal di testa in agguato dal sedile di fronte. 
Un buon libro può appassionarci talmente tanto da farci dimenticare dove siamo, ovvero in un luogo dove la concentrazione umana per metro quadro rivaleggia con quello delle carceri italiane, trasportandoci a Beirut, Londra, New York, Praga, dovunque si svolga la trama. Una finestra che si apre nelle nostre menti, offrendo uno sfogo al nostro povero spirito, martoriato da tante disavventure. Può risollevarlo, facendoci rilassare prima di accendere i fornelli della cena, prima di incontrare la persona che amiamo e che rischieremmo di trattare al pari di residuo organico lasciato sul marciapiede da un cane. Il libro è di sicuro il migliore amico di un Pendolare. 

Il tipo di libro è indifferente, quello va in base ai gusti. Personalmente ho letto di tutto. Le caratteristiche fisiche però sono importanti: non troppo grande da non entrare in borsa, non troppo pesante, non troppo costoso, perché tanto si rovinerà comunque. Nella mia borsa ho sempre messo un sacchetto di plastica per avvolgerlo e proteggerlo dalla pioggia (esperienza madre di ogni conoscenza). Poi arrivò Lui. L'e-reader. La rivoluzione. Ora posso leggere malloppi, libri rari senza problemi, che tanto Lui pesa sempre uguale. Senza parlare della vanità concessa alle copertine che possono essere acquistate... 
Ultimamente sto leggendo le edizioni Sellerio e devo dire anche nel formato cartaceo sono l'uovo di Colombo. Piccolo formato, prezzo contenuto e peso accettabile. E anche la scelta degli autori non è male per passare una mezzora in piacevole compagnia. Al momento sto leggendo Malvaldi, spassoso conterraneo e devo limitare le mie reazioni a sghignazzamenti silenziosi per non infastidire gli altri passeggeri. O incuriosirli tanto da far partire una conversazione, interrompendo la lettura. Che è anche peggio...



(Disclaimer: non sono così asociale come sembro, sono buona... ma non interrompetemi mai mentre leggo in treno... è un consiglio!)



venerdì 6 settembre 2013

Supermercati Pam e libri scolastici

Salve lettori e lettrici, 
oggi vi voglio parlare di un'iniziativa che ho notato nei supermercati Pam e che trovo interessante. In questo periodo dell'anno molte famiglie sono alle prese con la spesa immensa dei libri scolastici, che non sono mai economici... Senza addentrarsi in polemiche, che io condivido in quanto i libri di scuola per me dovrebbero essere se non gratuiti almeno a prezzi accessibili, ho voluto provare ad ordinarli al supermercato. Perché? Perché durante la solita attesa alle casse, ho letto il cartello di questa iniziativa: ordinando i libri alla Pam, il 20% del loro costo viene trasformato in buoni spesa. Beh, mica male, tanto la cena la devo procacciare comunque, mi sono detta, ma arriveranno in tempo? Si troveranno i titoli? Insomma, ero incuriosita e allora ho sperimentato questo servizio!

Prima di tutto occorre registrarsi con il proprio numero di tessera fedeltà sul sito del supermercato, selezionare il punto vendita presso cui ritirare i libri e poi inserire i testi che si vogliono ricevere. Questa è la parte più difficile, perché i libri si trovano meglio col codice ISBN, che io non avevo. La ricerca per autori è stata fallimentare, quindi ho perso un po' di tempo a navigare su vari siti per trovare quello relativo al testo di cui avevo bisogno. Se nella lista della scuola ve lo forniscono, meglio, altrimenti abbiate pazienza e cercate i libri su Amazon. Il codice ha 13 cifre, non si può fare il copia-incolla, quindi altra pazienza per inserirli (se siete discalculici come me è una fatica enorme) ma alla fine ce l'ho fatta!
A quel punto confermate l'ordine e aspettate. Nella sezione "stato ordine" troverete una legenda con i vari stadi, quindi potete vedere passo passo dove sono i vostri libri. Io ho ordinato i miei il 28 agosto e sono arrivati in negozio ieri, il 5 settembre. Una settimana lavorativa circa. Non male. L'acquisto di libri è valido anche per ricevere i bollini della raccolta punti e genera immediatamente il buono spesa. Ne ho approfittato per fare subito la spesa, che il frigo piangeva disperato.

Insomma, buon servizio e offerta intelligente! Mi è piaciuto e lo consiglio!

Rose

sabato 13 luglio 2013

La piazza dei libri a Firenze

C'era una volta Piazza della Repubblica a Firenze, bellissimo scenario con una delle librerie migliori della città. Le persone amavano passare dal negozio, fornito anche di un bar, anche solo per spendere un paio di minuti fra i libri o per rilassarsi in pausa pranzo. Personalmente io adoravo quel luogo, rifugio quando arrivavo troppo in anticipo a lavoro e ancor prima luogo di chiacchiere infinite durante l'Università. Poi la libreria ha chiuso e adesso non ho uno straccio di posto dove andare a rilassarmi e leggere (e poi magari comprare) mentre sono a Firenze. Niente da dire, l'atmosfera delle altre librerie in città è troppo asettica e per niente cozy e i bar del centro storico fanno pagare la sosta al tavolino assai cara.

Quindi, passando di lì l'altro giorno, ho visto questa iniziativa, che, sebbene di lodevole scopo, a mio avviso ha l'aspetto di uno stand da sagra di paese, quelle dove trovi i gioiellini fatti a mano accanto al lampredottaro e alla cartolibreria del paese, tutto insieme... Ma almeno l'idea di partenza è carina. 

La piazza dei libri se non altro non è un negozio di vestiti di marche low cost... QUI  un accenno di calendario.

baci & books!
Rose

lunedì 27 maggio 2013

I luoghi del lettore... ovvero ove naufragar m'è dolce in questo mar... di parole...

Ciao a tutti i miei amici lettori,
oggi vorrei iniziare una nuova "rubrica", ovvero i luoghi del cuore dei lettori. Dove ci piace leggere, dove è bello sprofondare in un mare d'inchiostro, sia esso stampato o digitale. Ci sono sicuramente molti posti che amiamo, che ci ispirano sentimenti nobili o che sollevano semplicemente lo spirito. Mi viene da pensare al mio bellissimo "ufficio" all'aria aperta che non finisce mai di stupirmi della bellezza del genio umano e che ogni tanto mi fermo a guardare, come una scema, a bocca aperta, in mezzo alle persone. Ma non tutti i posti sono adatti alla lettura, all'immergersi nel mondo altro che troviamo nelle pagine dei nostri libri preferiti e quando ne troviamo uno ce lo teniamo stretto stretto, come un segreto da condividere con pochi. Ebbene, io vorrei invece parlare proprio di questi luoghi dove portiamo la nostra lettura fuori dalle case e dalle poltrone. Sul blog parlerò dei miei posticini, ma vi invito a partecipare, a postarmi sulla pagina Facebook i vostri luoghi del cuore.

Da dove partire? Durante il mio corso di laurea ho letto e studiato più o meno dovunque. Di solito in treno, ma non lo elencherei nella lista dei luoghi preferiti, quanto in quella dei posti "di necessità, virtù", ovvero dove ho imparato a leggere nonostante tutto... Nell'indecisione di scegliere un luogo familiare, inizio da lontano. Infatti questo post me lo ha suggerito una foto della New York Public Library. L'ho visitata durante il mio viaggio di nozze e non ho potuto fare a meno di rimanere a bocca aperta. Un bellissimo edificio dove i libri sono celebrati nella loro importanza e dignità. E, al contrario dell'altrettanta bellissima Library of Congress di Washington D.C., sono riuscita anche ad entrare nella sala da lettura. Ecco qui la parte aperta al pubblico:


Ovviamente, per non disturbare i lettori e gli studenti, una metà di questa immensa sala è chiusa ai visitatori. Devo dire che questo luogo mi ha regalato alcuni momenti di assoluto riposo e relax, seduta a uno dei tavoli e anche se non ho veramente letto libri qui dentro, ho capito quanto questo posto possa essere rigenerante per la mente e lo spirito. Avete presente quando un posto vi accoglie e vi fa sentire a casa anche a migliaia di chilometri e un oceano di distanza?

Sapete dove invece ho passato un'oretta in perfetta pace dei sensi? Sulla sabbia di South Beach a Miami, dove ho letto alcuni bellissimi racconti pubblicati su "Poets and writers". 

Complice il fatto che era gennaio, c'erano pochissime persone sulla spiaggia, nonostante i 28 gradi, e io e mio marito ci siamo stesi, distratti solo ogni tanto da qualche gabbiano curioso, immersi nella lettura... e dire che non ero mai riuscita a leggere in riva al mare prima! Certo, non tutte le spiagge sono uguali, ora ne ho avuto la prova. Non so se durante l'alta stagione della Florida questo luogo mantenga quest'atmosfera da oasi di pace (ne dubito altamente), quel che è certo è che quell'oretta passata così è uno dei ricordi più belli del mio viaggio di nozze!

Rose

martedì 21 maggio 2013

Il mio shopping al Salone del Libro!

Ciao a tutti,
oggi vi faccio vedere cosa ho comprato extra libri al Salone!

Innanzitutto mi sono imbattuta in quella che è la fusione delle mie due passioni, la lettura e il thè, quindi non ho potuto non arricchire la collezione di mug con questa tazza:


E' di Polo Sud Meditathe, sono sicura che tantissimi di voi la conosceranno perché presente nelle Feltrinelli. A me è piaciuta questa con la citazione di Lewis Carroll: "Di solito Alice si dava ottimi consigli, però poi li seguiva raramente". Che dirvi, mi ci ritrovo troppo!!!

(La mia collezione di mug ha un solo leit motiv: le tazze ci devono far ridere, ma con Marito ci siamo resi conto che molto spesso hanno un umorismo nerd...)


Inoltre ho anche colto l'occasione per acquistare un'altra tote bag, questa volta di Liberos un'associazione sarda, con su scritto "Con la cultura si mangia"!!! QUI potete trovare alcuni scatti del loro stand, bellissimo. Dato che sostengo da tempo che con la cultura italiana (non solo libri) si potrebbero risollevare le sorti del nostro Paese, credo che la sfoggerò anche al lavoro.

Altra nota che vorrei segnalare, anche se non ho poi acquistato nulla, riguarda Scaldalibro, ovvero copertine in stoffa per libri, e-reader e i-phone, made in Italy. Sono veramente belle e colorate, io non le ho prese solo per motivi economici e perché il mio e-reader ha una copertina super smart: ha un inserto sul retro dove posso infilare la mano per tenerlo sollevato ed evito così di afferrarlo, con grande sollievo del mio tunnel carpale. Ma vi assicuro che le avrei comprate tutte!

Rose

lunedì 20 maggio 2013

Il Salone del Libro 2013: la mia esperienza



Di ritorno dal Salone del Libro di Torino 2013. Dove osano le idee…

Sul treno di ritorno, mi sono ritagliata il tempo di visionare il materiale raccolto, conscia della frenesia lavorativa che mi aspetterà non appena metterò piede a casa. Ho quindi approfittato dell'ultimo squarcio di me time del weekend per passare in rassegna riviste letterarie e cataloghi che senza cernita ho infilato nella borsa. E come spesso accade, ho anche sfogliato i ricordi.

Che esperienza. Il mio primo Salone. Il primo non si scorda mai e credo proprio che sarà così. Arrivata a Torino sotto la mole dello stress accumulato in queste settimane, ho stentato a calarmi nell'aspettativa di ciò che mi attendeva varcati i cancelli del Lingotto, con grande disappunto di Marito. Ma è bastato poco, pochissimo, una volta entrata, per cancellare tutto e godermi questa incredibile emozione. All'inizio ero un po' stranita dalle dimensioni della manifestazione, che sì sapevo essere grande, ma non avevo capito quanto. Avevo paura di perdermi qualcosa, di non riuscire a vedere tutto, che poi questo tutto è un'utopia in quanto o si ha il dono della bilocazione o si deve innegabilmente rinunciare a qualcosa. Incontri, stand, presentazioni, pile e pile di libri, autori, fumettisti e chi più ne ha più ne metta! Un paradiso e credo di aver respirato carta e inchiostro poiché nel giro di pochi minuti la testa ha cominciato a girare e io a ridacchiare. Una sensazione del genere non la provavo da tantissimo tempo e mi sono sentita anche più giovane, come quando andavo ai miei primi grandi concerti.

E vedere Saviano, Daverio, Mauro Corona passarmi accanto mi ha ricordato di quando incrociavo Ville Valo nei corridoi dell'Astoria di Londra tanto mi sembrava di essere una fan davanti ai suoi idoli. Salterellare da un corridoio all'altro, ascoltare gli autori, fare shopping di libri e oggettistica mi ha proprio rigenerato lo spirito. Marito sentiva già il conto corrente piangere, ma devo dire che siamo riusciti a trovare un metodo nel nostro shopping: ci siamo concentrati su quegli autori, titoli o case editrici difficilmente reperibili a cose normali. Dato che viviamo vicini a una grande città e che non abbiamo problemi per quanto riguarda i mainstream, grazie anche al cugino libraio, abbiamo preferito riportare a casa ciò che non viene normalmente distribuito attraverso i canali più semplici. Devo dire che abbiamo anche evitato di visitare a lungo gli affollatissimi padiglioni di Feltrinelli, Mondadori, Einaudi, per non parlare della bolgia creatasi a casa Newton & Compton a causa della linea Live (quella a 0,99 €). La sensazione che ho avuto lì dentro è stata quella di essere in una libreria durante un'apertura festiva, quando la mia capacità di concentrazione e acquisto cala drasticamente. Quindi, grandi stand evitati.

Ma grandi emozioni provate. Sopratutto quando ho visto il corner della Iperborea, la casa editrice del mio corso di laurea in letterature nordiche. Avevo le lacrime agli occhi mentre illustravo a Marito i pregi di quelle meravigliose edizioni, dell'attente traduzioni e degli autori ricercati, quando la ragazza dietro al banco mi ha indicato un uomo alto e snello che si aggirava nei pressi del divanetto. Quell'uomo era Mikael Niemi, l'autore di uno dei miei libri preferiti, "Musica rock da Vittula"!! Sapevo che la presentazione del suo ultimo libro, "La piena", sarebbe stata solo il giorno seguente e già rimpiangevo di non potervi andare. Quindi, afferrato al volo uno dei suoi libri, mi sono fiondata ai divanetti per il classico "meet and greet", emozionata come una bambina davanti a Babbo Natale!

Devo dire che anche il look vuole la sua parte ed ogni appassionato di lettura sfoggiava la sua bella borsa di tela con su la citazione preferita. Io avevo scelto quella acquistata alla Library of Congress di Washington D.C. con la citazione di Jefferson "I cannot live without books". Questo è stato uno degli aspetti che più mi è piaciuto dell'esperienza, ovvero il senso di condivisione: sapevo di essere lì per lo stesso motivo degli altri, la passione della lettura. Come a un festival. Avrei preferito però avere anche un'occasione per condividere questo con altri, uno spazio blogger o un incontro di community. Questa potrebbe essere una delle strade da perseguire in futuro per il Salone, creare occasioni di incontro orizzontali e non front of soltanto, per permettere ai "bookworms" di scatenarsi nelle proprie passioni.

Altro acquisto effettuato di particolare interesse è stato un libro di G.R.R. Martin "Il battello del delirio" edito da Gargoyle books, fuori dalla meravigliosa saga di Westeros, dedicato questa volta all'horror fantasy e ai vampiri. Ora, io con la letteratura vampiresca ho dei problemi. Gli unici due libri che accetto sono "Dracula" e "Intervista col vampiro". Punto. Neanche i vari seguiti scritti dalla Rice per me hanno una qualche rilevanza. Ma qui le premesse del grande scrittore ci sono tutte e spero veramente di trovare un altro titolo da mettere nella mia cortissima lista di libri sul genere che hanno superato l'esame.

Restando sul tema fantasy, ho anche assistito alla presentazione di "Dragonero", una serie a fumetti che sarà edita da Bonelli e che già ha catturato l'attenzione di Marito.

Un'altra cosa che ha attirato la mia attenzione sono state le riviste letterarie. Ne ho prese diverse in omaggio e mi riprometto di leggerle per individuarne alcune da mettere in abbonamento. Dopo la felice esperienza con "Poets and writers" acquistato negli Stati Uniti, mi sono avvicinata a questo mondo dove si ha l'occasione di leggere autori emergenti e poco conosciuti, che però possono davvero rivelarsi una bellissima scoperta. Nonché di ritornare a quel genere che ho un po' trascurato che è il racconto breve.

A fine serata i piedi imploravano pietà (al Lingotto mancano spazi relax dove sedersi), ma l'animo era ringiovanito e rinvigorito dall'esperienza. Sicuramente da ripetere l'anno prossimo (stessa spiaggia, stesso mare)!



p.s. le foto a breve!! L'iphone ha seguito Marito al lavoro, non può stare senza il suo padroncino... ;)


domenica 28 aprile 2013

Salone Internazionale del libro di Torino!!

Annuntio vobis gaudium magnum: andremo al Salone Internazionale del Libro di Torino!!

Ebbene sì, lettori e lettrici, finalmente un altro sogno che si avvera: dopo anni che ci penso e ripenso, mi sono presa un fine settimana libero nel pieno della stagione lavorativa (ma non di solo pane vive il lettore) e andrò al Salone. Complice il fatto che sarà proprio nel weekend del mio compleanno, ho felicemente barattato regali e feste per un viaggetto a Torino. Città in cui non sono mai stata, quindi credo ne approfitterò anche per visitarla. Questo il programma:

- partenza venerdì sera con Italo (leprottino mio!);
- sabato giornata interamente spesa al Salone;
- domenica a giro per la città e ripartenza in serata.

Non escludo di poter tornare anche la domenica al Lingotto e di rimandare la gita a un'altra occasione... Non so, dipende da quanto riuscirò a vedere e dal programma. Programma che è vastissimo e quest'anno vede il Cile come Paese ospite. I nomi sono come sempre di alto rilievo, basti pensare a Sepulvéda, Mauro Corona, Massimo Gramellini, Loredana Lipperini, Daria Bignardi e chi più ne ha più ne metta.

Alcuni suggerimenti se vi recate al Salone in treno: Italo ha messo a disposizione dei voucher da 15euro che si richiedono al commerciale del Salone con una e-mail. Io ho provato a utilizzarli, ma valgono soltanto sull'offerta commerciale base. Vi spiego: su internet si trovano delle tariffe a offerta dedicate solo all'acquisto on-line, ebbene non potete utilizzare i voucher abbinandoli a queste offerte. Quindi dovete fare due conti e vedere se vi conviene usare i 15 euro di sconto su una tariffa base oppure prendere quelle ribassate online. Io ho scelto la seconda soluzione. 

Inoltre prendendo i biglietti d'ingresso online entro tutto aprile, si ha un ulteriore sconto e, soprattutto, si salta la fila.

Vi terrò aggiornati sui miei progetti per il Salone e al mio ritorno farò un resoconto su quello che ho visto, udito e respirato! 

Alla prossima!
Rose

giovedì 18 aprile 2013

Pimp my Kobo

Ciao a tutti lettori e lettrici, vicini e lontani!
Stanchi di e-reader troppo seriosi, copertine asettiche, impersonali e standard? Volete scatenare la vostra creatività e rendere il vostro e-reader ancora più vostro e unico? Ho la soluzione per voi!

Grazie a Facebook ho trovato questa pagina: BookBeads, dove realizzano a mano, anche su vostro desiderio, elastici con delle perline che si possono utilizzare in due modi: come segnalibri e come decorazioni per la copertina dell'e-reader. Il risultato finale sarà questo:


E' vero che in commercio ci sono tantissime copertine diverse e sembra quasi impossibile non trovarne una che piace, ebbene io ci sono riuscita! Un po' perché le dimensioni del Kobo Touch non sono uguali al Kindle, un po' perché ho dei gusti difficili! Quindi, quando ho trovato questa idea originale e sopratutto personalizzabile, ho optato per una case semplice, da decorare a seconda dell'umore e del tono del libro che sto leggendo. Io ho preso tre elastici con perline: uno turchese, uno sui toni del rosa pastello e uno bianco e argento.

Sono tutte e tre bellissimi e la ragazza che li realizza a mano è molto gentile e veloce nella spedizione. Vengono dall'Inghilterra e ci mettono circa una settimana ad arrivare. Ovviamente alcuni libri sono più grandi degli e-reader, quindi basta darle le dimensioni del vostro Kobo, Kindle etc. e lei li adatterà alla perfezione. Nei negozi ne potete trovare altri, nel Regno Unito e negli Stati Uniti vanno un casino, ma non ne avevo ancora trovate di così creativi.

Ve li consiglio assolutamente! Allora, GO AND PIMP MY KOBO!!

venerdì 12 aprile 2013

Promozione Italo e Rizzoli

Ciao a tutti!
Stamani ho avuto proprio un buon risveglio. Oltre a una fantastica recensione relativa al nuovo progetto lavorativo (fare il lavoro che si ama è una benedizione e una dannazione... In giornate come questa, la prima!), nella posta ho anche ricevuto questa splendida notizia.

Ordunque, dovete sapere che sono una fan di Italo, il nuovo treno AV. Essendo una pendolare da oramai 13  anni, ho sviluppato quell'odio viscerale per le ferrovie nazionali che ci accomuna un po' tutti, noi popolo in movimento su rotaie. Quindi, per i viaggi a lunga distanza sono passata a usare la Nuovo Trasporto Viaggiatori e ho trovato un sacco di benefici, soprattutto per i miei nervi. E oggi mi hanno coccolato con un'altra splendida notizia.

Per gli iscritti al programma, riservano uno sconto del 40% (sì, 40!!) sugli ebook Rizzoli, fino a giugno! Non ci sono link, non ho trovato pagine che la pubblicizzano, quindi sarà un passaparola via e-mail suppongo. 

Ne approfitterò in vista del soggiorno che farò a Torino per Il Salone Internazionale del Libro... ma questo sarà un altro post! ;)


A presto!

martedì 26 marzo 2013

Bologna Children's Book Fair, ecco le ultime novità e tendenze nel panorama editoriale per ragazzi . libreriamo.it - recensioni libri

Bologna Children's Book Fair, ecco le ultime novità e tendenze nel panorama editoriale per ragazzi . libreriamo.it - recensioni libri


Ed ecco tirate le somme della fiera dei libri per ragazzi che amo di più. Mi ricorda quando da studentessa entravo grazie agli insegnanti di traduzione, intrufolandomi come "addetta ai lavori", raccogliendo materiale per la mia tesi e sperando un giorno di lavorare in quell'ambiente... Ebbene, nulla di tutto questo è accaduto, nonostante ciò mi piace comunque seguire le evoluzioni del settore.

Come potete evincere dall'articolo, anche questo da Libreriamo (mi piace quel sito!) ci sono alcune novità proposte dagli editori, altre, francamente, non mi sembrano così "nuove". 
Il concetto di abbinare i sensi alla lettura è veramente sfruttato da tanti anni, mi ricordo con tanta tenerezza la linea Beccogiallo di Mursia Editore, con profumazioni delicate e golose e anche con audiocassetta in alcuni casi. La mia esperienza di piccola lettrice "sensoriale" fu assolutamente vincente, dato che ancora oggi li tengo come preziosi ricordi sullo scaffale, l'essenza ormai solo un vago ricordo tra le pagine piene di bellissime illustrazioni. Per cui libri così ben vengano, ma per carità, esistono almeno almeno da 25 anni! Per non parlare poi dei libri tattili per la primissima infanzia... Detto questo, non ho ancora visto i prodotti in questione, chissà che non presentino innovazioni vere e proprie. Sospendiamo il giudizio...

Mitologia, mitologia, mitologia, chissà perché invece di puntare sulle storie nuove si torna a quelle di 2000 anni fa! Sto scherzando, io che a otto anni ho chiesto disperatamente un libro di miti greci (peccato avessi puntato un tomo da universitari... molto più accorti i miei che mi regalarono la versione illustrata della Giunti Editore). Si riconferma un campo da cui attingere a piene mani.

E veniamo a quello che mi ha attirato di più, Una bambina e tanti animali di Caterina Bernardi edito da Salani e, a quanto scrivono nell'articolo di Libreriamo, abbinato a un coupon per visitare la fattoria dove le storie sono ambientate. Questo tipo di coinvolgimento del lettore e della sua famiglia è a mio avviso geniale per poter condividere tutti assieme un'esperienza di lettura (sarebbe magnifico se la famiglia intera leggesse quel libro e si recasse in visita con quel background comune... Già mi vedo genitori e figli fare a gara a riconoscere gli animali protagonisti del libro e giocare insieme creando quel legame che a volte fatichiamo a creare con i nostri familiari). 
Quante volte, noi lettori fantasy siamo andati in brodo di giuggiole nel vedere dal vivo i luoghi di Harry Potter o abbiamo sognato di farlo? E quanti turisti si recano a visitare il paese dei loro libri preferiti per rivivere la magia della storia? Quindi devo dire, bella idea, complimenti e ne seguirò le evoluzioni con piacere!

mercoledì 20 marzo 2013

I sette accorgimenti per diventare lettori forti . libreriamo.it - recensioni libri



I sette accorgimenti per diventare lettori forti . libreriamo.it - recensioni libri


Articolo interessante per aumentare il nostro "tasso di lettura".

A dire il vero, non concordo su alcuni punti.


Per esempio il numero 3: Ricorda che non è una perdita di tempo,  non credo sia una motivazione realistica per non leggere. Ovviamente posso parlare per me, per l'esperienza che ho del mondo. Ritengo invece che una delle più comuni sia "è faticoso", perché leggere non è un'attività passiva come la visione della tv. Per ovviare a quello che scrivono nell'articolo, si potrebbe dire: fatelo insieme. Leggete lo stesso libro, tu e lui, tu e tuo fratello, tu e la tua compagna di banco. E poi scambiatevi le opinioni. Trovo che una delle cose più social che si possa fare sia parlare di qualcosa che si è letto!



Punto 6: gli audiolibri. Personalmente non ne ho esperienza perché ho una soglia di attenzione bassa nell'ascolto passivo. Ritengo però che siano uno strumento potentissimo per gli affetti da dislessia o chi ha problemi alla vista. Altrimenti, non saprei dire se possono aiutare a fare di un lettore svogliato, un lettore "forte", come lo definiscono nell'articolo.



Punto 7: il premio dopo aver letto un libro lo ritengo al pari di un dolcetto a fine dieta. Non mi invoglia a rimettermi a dieta! Invece scrivere un blog può aiutare, eccome... ;)

lunedì 11 marzo 2013

svendita di libri!

Ciao a tutti!


Pubblico di seguito la richiesta di un amico, che ha bisogno di vendere alcuni libri usati. Per informazioni potete contattarlo alla mail in calce! Buona lettura!


- Crypton, Brown, Mondadori, copertina morbida; 5€

- La verità del ghiaccio, Brown, Mondadori, copertina rigida; 8€

- Il cimitero di Praga, Eco, Bompiani, copertina morbida; 6€

- La cattedrale del mare, Falcones, Tea, copertina morbida; 6€

- Il codice del quattro, Caldwell & Thomason, Mondolibri, copertina rigida; 2€

- Nostradamus settimo millennio, Sampietro, Mondolibri, copertina rigida; 2€

- Manoscritti segreti, Cortesi, Mondolibri, copertina rigida; 2€


info@alienstudios.eu

mercoledì 6 marzo 2013

L'oroscopo dei libri - dal 4 al 10 marzo . libreriamo.it - recensioni libri

L'oroscopo dei libri - dal 4 al 10 marzo . libreriamo.it - recensioni libri

Ho trovato questa nuova rubrica sul social book magazine Libreriamo, che seguo principalmente grazie a Facebook.

Ogni settimana l'astrologo Raphael consiglia delle letture in base alla posizione degli astri. Questa settimana per esempio dovrei essere una stratega militare e leggermi testi di tattica... Vale Guerra e Pace di Tolstoj?? :P

Lo trovo molto divertente!

 Enjoy!

mercoledì 27 febbraio 2013

Out of Print: indossare i libri

Amanti dei libri, vicini e lontani, giubilate con me! Il vasto mondo è tanto piccolo con il web e anche noi topi di biblioteca abbiamo la possibilità di fare favolosi acquisti marcati Out of Print Clothing, un vero paradiso dell'oggettistica!

Ho scoperto questa marca durante il mio viaggio di nozze negli Stati Uniti, patria del merchandising, dove esistono collectibles e oggettistica per qualsiasi cosa. Anche per i lettori accaniti. Ecco quindi nelle librerie e nei book shop d'America questi fantastici oggetti ispirati ai classici della letteratura: borse, magliette, cover per e-book reader e chi più ne ha più ne metta! 

Disperata per non aver potuto acquistare la cover per l'e-book reader (non tornavano le misure), ho comprato questa bellissima e devo dire robusta tote-bag (che colleziono) in spesso cotone al bookshop della Biblioteca del Congresso a Washington, ispirata alla copertina del mio libro preferito "Orgoglio e Pregiudizio".

Ma i libri di cui potete indossare le copertine sono tantissimi: Alice, Il mago di Oz, Piccole Donne (ho già messo gli occhietti anche su quella!)...
E che dire delle ebook jackets: rigide, ricoperte di tela riproducono l'aspetto di un libro in tutto e per tutto. Sono meravigliose!

Ovviamene i titoli disponibili attingono alla letteratura inglese e americana. Insomma, divertitevi a indossare e rivestire con le vostre opere preferite telefoni, ebook reader e quant'altro!

lunedì 18 febbraio 2013

La felicità è una tazza di caffè e un buon libro

Da oggi inauguro una nuova "sezione" del blog, dove potete trovare gli oggetti che ogni bibliofilo desidera!! Questa l'ho trovata su Facebook e devo dire che è la tazza che ognuno di noi lettori vorrebbe avere.


La potete trovare sul sito di Emma Bridgewater, insieme a molte altre mug carine da morire! Chissà perché quasi tutte le cose che mi piacciono vengono dall'Inghilterra!